Mario Matteucci, scrittore, pittore e fotografo contemporaneo, nasce a Roma dove per circa trent’anni ha amministrato la galleria “Incontro d’Arte”. Attualmente vive e lavora nell’area metropolitana romana. L’arte visiva del Matteucci di esprime attraverso due canali principali: la fotografia e la pittura. Nel settore fotografico, per diversi anni la sua attenzione si è rivolta sul paesaggio con l’utilizzo di strumentazione analogica e più recentemente è approdato al filone della “fine art photography”, sperimentando l’elaborazione digitale come mezzo per tramutare la realtà in concetto. Nel 2005 ha partecipato al concorso fotografico e pittorico “Omnes Arte” presso la Galleria Borghese nella città di Mentana (Roma), dove si aggiudica il primo premio assoluto per la fotografia. Sul versante pittorico inizia da autodidatta per poi approfondire la tecnica pittorica a olio e le tecniche del restauro, frequentando l’Accademia d’Arte del Maestro Nardoni. Matteucci, inizialmente sembra ispirarsi ai maestri impressionisti per poi dedicarsi a generi come la metafisica e il surrealismo, ogni volta integrandoli con un proprio peculiare stile. Non mancano nella sua più recente produzione opere d’arte informale e materica. Per Matteucci l’obiettivo principale dell’esperienza artistica è infondere vita propria a quelle emozioni che, con altri mezzi espressi, risulterebbero di difficile condivisione. Per l’artista l’arte è amore, l’amore è condivisione quindi l’arte va necessariamente condivisa, resa patrimonio comune. Nella sua carriera artistica ha esposto in numerosi eventi di rilievo nazionale e internazionale ottenendo diversi riconoscimenti. Il quinquennio 2008-2012, che possiamo definire il “periodo messicano” è un momento di notevole rilievo per la vita e per le opere del Matteucci. L’artista, nel 2008, approdò nella città di Puerto Vallarta sull’oceano Pacifico. Rimase così coinvolto dalle magiche atmosfere della città che decise di viverla più profondamente, respirandone la vita, i colori, suoni, profumi e soprattutto le emozioni trasmesse dalla gente del posto. Queste emozioni che Matteucci magistralmente riesce a trasformare in esperienza estetica, in opere d’arte, opere che sono state esposte nelle più prestigiose gallerie di questa città. Rientrato in Italia nel 2012 Matteucci è oggi impegnato in una nuova ricerca espressiva, sempre attento e pronto a cogliere nuove sfide.
Hanno scritto di lui personaggi del calibro di Angelo Nardoni, Bruno Regni, Simonetta Mei, Deborah Ballarti, Bruna di Corato, Livia Ravallese, solo per citarne alcuni. Le sue opere sono inoltre inserite nel catalogo nazionale Comed, 2004 e nel catalogo nazionale Art Diary, 2005.
a cura di
REDAZIONE ARTINGOUT
gennaio, 2013
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