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Luca Luciano artista pittore. Quotazione, opere d’arte in catalogo, biografia
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Biografia di Luca Luciano | Redazione Artingout (all right reserverd) |
Luca Luciano è un’artista italiano pittore, scultore, fotografo e scrittore. Nato a Borrello (CH) nel 1961 attualmente vive e lavora a Roccaraso. Nella sua attività di studio e ricerca pittorica si concentra sui maestri del Rinascimento italiano nonché sui pittori francesi e italiani del 1900. Parte della sua formazione avviene nell’atelier del M° R. Di Nunzio del quale Luca Luciano è un allievo. L’artista si dedica inizialmente al disegno, con una ricerca di nuove vie nella realizzazione figurativa per poi approdare a una più complessa attività pittorica. Prospettiva, spazio, luce, colore saranno funzionalmente integrati in un “discorso pittorico” che porta l’artista alla creazione di una sorta di “architettura plastica”. L’arte del Luciano è dichiaratamente un’arte plastica. L’attività artistica di Luca Luciano è intensa e impegnata, oltre la pittura ha scritto e illustrato la favola “l’Elefante non ZigZaga” nonché curato diversi Manifesti Culturali. Cura le copertine di numerosi prodotti editoriali tra i quali ricordiamo “Il percorso dell’arte fra sensi e infinit” a cura di Settimio Luciano, “Una piccola impresa musicale” di Argentino D’Auro, il cd musicale “La bestia umana” degli Sfaratthons. Tra le esposizioni permamenti il Luciano è presente presso Palazzo Baronale Comune di Borrello (CH), Comune di Roccaraso (AQ), Badia del Santo Spirito Sulomna (AQ), Museo del Presepe di Rivisondoli (AQ), Comune di Ateleta (AQ). Le sue opere sono partecipano a numerosi eventi, mostre e premi tra i quali ricordiamo nel 2019 la 58° Biennale di Venezi, Gran Premio – Art Festival Padova, nel 2018 Theater het Kruispunt in Barendrecht in Olanda, nel 2017 Personale in Belgio a Bruxelles), Biennale di San Lucio a Caserta, nel 2016 personali “Decomposizioni” a Borello (CH) e “Tra Immaginario e Surreale” presso Arttime a Udine, Nel 2015 Premio Internazionale D’annunzio, Premio Cascella (terzo classificato), Premio Savona, nel 2014 Premio Rankart a Parigi, Castello di Giuliopoli (CH), nel 2013 personale di Padova, Rovereto TN, Speccia (LE), Premio Muran, Premio internazionale Arte Laguna, nel 2012 personale di Capri, Premio Dario Critico, Premio Effetto Arte, Premio arte Laguna, selezionato per la V Biennale di Montecarlo e per l’evento internazionale “Human Rights?”, nel 2011 personale di Roccaraso e nel 2009 Premio Roma. Nel 2013 il catalogo dell’artista viene inserito in diverse biblioteche culturali di Milano, Roma e Napoli. Le sue opere sono presenti in numerose pubblicazioni. Il suo nome è presente nell’Archivio Storico Universale delle Belle Arti del Centro Accademico Maison d’Art. Le opere d’arte del Luciano sono un’integrarsi di numerosi “discorsi” artistici ed è ben evidente il lungo percorso di studio e ricerca che lo ha condotta verso una produzione personale e originale. Così per il critico Manlio Gaddi “[…] ci sono il surrealismo, la metafisica, la Pop Art, un pizzico di astrattismo“. L’analisi della produzione artistica del Luciano ci porta verso quell’universo parallelo che si chiama “introspezione”. Il continuo gioco tra l’interno e l’esterno, tra una visione intimistica e una visione sociale e condivisa. Nella sua critica all’opera del Luciano il Prof. Rosario Pinto suggerisce che l’artista stia percorrendo “[…] un itinerario creativo all’interno del quale dare spazio alle esigenze del suo spirito e della sua straordinaria fantasia“. Nei dipinti dell’artista è facile ritrovare quell’atmosfera fiabesca tipica ad esempio di un certo stile Naif ben amalgamato con la dimensione surrealista. Il mondo “incantato” non è quello delle favole dove tutti “vissero felici e contenti” ma è la rappresentazione di una sorta di vita sospesa tra lo stato onirico e quello di veglia, dove è difficile distinguere cosa sia vero da cosa sia frutto della propria immaginazione. Il confine tra sogno e realtà è molto labile nelle opere di Luca Luciano. Quell’architettura plastica diviene così un messaggio da decodificare nel quale l’osservatore è chiamato a interagire con l’opera al fine di risolvere quello che Ketty Ferrante, parlando della produzione artistica del Luciano, definisce “un Rebus” e, secondo noi, un vero e proprio labirinto. Le scelte cromatiche evidenziano una grande sensibilità estetica e vengono sfruttate per creare un discorso multidimensionale. Nella sua critica Maria Epifania afferma che Luca Luciano “[…] si distingue dai suoi pari per l’incantevole connubio di simmetrie ed intensi incontri cromatici“. L’arte del Luciano comunica a più livelli, c’è un contenuto manifesto immediato capace di attirare l’attenzione del grande pubblico e ci sono contenuti più latenti che potrebbero sfuggire anche all’osservatore più attento. Si è pertanto chiamati a interpretare non soltanto guardando l’opera ma facendone piena esperienza. Così anche per il Prof. Giovanni Mancino “Le sue realizzazioni artistiche sono qualificate da particolari ed indovinati significati da ritenerle opere ermetiche […]”. Per comprendere pienamente la produzione artistica di Luca Luciano, come dovrebbe essere per la vera arte, quell’arte che va oltre il mero tecnicismo, è necessario oltre ad ammirare un dipinto essere soprattutto consapevoli dell’intero processo creativo. Della stessa opinione è Dave Flynn che parlando dell’artista focalizza l’attenzione proprio più sul “processo” rispetto al semplice “risultato“. Luca Luciano è un artista che vive il proprio tempo e, contemporaneamente, sembra sospeso al di fuori del tempo, in una sorta di posizione aerea. Le sue opere d’arte sembrano richiamare atmosfere felliniane e, utilizzando il neologismo del grande maestro del cinema italiano, appaiono come un costante ed eternamente attualizzato “AMARCORD”. a cura di come citare questa fonte come riferimento bibliografico Artingout Redazione (2020) tutti i diritti riservati |
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